Un post interessante: a leggerlo sembra di sentire la membrana invisibile che separa dal mondo degli umani.
Almeno, questa è l’impressione che ha fatto a me, e mi fa sempre molto piacere
Una giornata un po’ particolare e ipnotica. Non sento di essere pienamente dentro di me, senza necessariamente, anzi proprio no, essere fuoriditesta, o fuoridime nel senso comune. Non mi sento triste né altro, non sono arrabbiata, non sono depressa, non sono felice allegra e tantomeno sono vuota o digiuna. Il paradosso è che mi sento di non sentire niente, e più che disturbare come sensazione a filo mi turba. Mi turba senza fare male. Succedono delle cose la mattina intorno a me che non si capisce che bisogno c’è, e che bisogno c’è di recitare con me, e che bisogno c’è di essere sempre quotidianamente scocciati e lamentosi e indignati della mia porta chiusa alle spalle se poi una mattina ci si spaventa che quella mia porta sia aperta. E ci si affretta a richiuderla. Per caso. una porta. Accertiamoci che sia ben chiusa. Perché Elisabetta dorme. Perché improvvisamente…
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