Mi ha colpito questo pezzo dell’eccellente Gintoki (titoli geniali, tutti i giorni o quasi), su come a volte la vita vada a puttane.
Vi racconto il mio caso, come farebbe una persona che, come me, vi dicesse tutto parlando d’altro.
L’altroieri, in pieno inverno, mi sono accorto che la coperta che volevo usare per dormire al caldo è corta.
Non dico che in fondo fanno capolino gli alluci, no, dico che è proprio corta: se la uso per coprire le spalle, le gambe stanno al freddo. Se mi copro i piedi, mi viene un colpo di freddo alla pancia.
Io non riesco a dormire se ho freddo, così prima di coricarmi l’altroieri ho spiegato la coperta sul letto e mi ci sono infilato sotto.
L’avevo usata fino all’anno prima, e ci stavo ancora tutto sotto, al calduccio.
Poi deve essere successo qualcosa, forse sono cresciuto, e improvvisamente mi restano scoperti i piedi fino al ginocchio.
E così ho capito di essere cresciuto e di essere adulto. “Bella merda”.
Con i ferri da calza e con un gomitolo di lana buona (o anche mediocre, chissenefrega) potrei allungarla, ma mi ci vorrebbe almeno una settimana, e intanto stanotte sono stanco morto, ma non riesco a chiudere occhio
E qui le notti d’inverno sono molto lunghe, e molto fredde.
È capitato anche a voi?
Chi mi capisce?