Tutti così impegnati a infilarsi penne nel culo per sembrare galli in un pollaio mondiale – che poi a ben guardare sono in pochi a razzolare appena appena un po’ più lontano.
Forse per il lungo lavoro di autodistruzione a cui mi sono sottoposto, ma di questa competizione non mi interessa affatto la mia autoaffermazione.
Al massimo potrei traghettare altre anime fragili attraverso la catarsi dell’annullamento, povere loro.
Non posso dire proprio lo stesso dei miei antagonisti in internet.
Eppure a metà di una riflessione sulla materia di cui sono fatti i vasi delle persone che si scornano in internet – mi sono interrotto.
Ho avuto una rivelazione.
Non è tanto importante se sei un vaso di coccio o un vaso di ferro.
L’importante è cosa contieni, e in ogni caso quel buco sul fondo diventa una questione igienica.
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