Autocitazione: un racconto

No, non è un racconto sulla brutta pratica dell’autocitazione, ma la pietra tombale (l’ennesima, se possibile) sul fatto che sto scrivendo poco.

Però questo raccontino credo sia la cosa migliore che ho scritto, forse in assoluto, e non l’ha letta praticamente nessuno (a parte Menteminima).

Così mi chiedo, ma questo racconto mi sarebbe valsa una chance con Mezzocentimetro?

E, cazzate a parte, mi piacerebbe sentire qualche commento di altri estimatori e lettori.

L’Inverno sta arrivando, e le mie scorte di identità e buonumore sono già pericolosamente sottili. Tornare a un passato mitico che non tornerà (leggete: “illudersi di…”) mi solleverebbe l’umore.

A voi in pasto il mio passato di caratteri su schermo e brutti sogni:

https://andreataglio.wordpress.com/2014/11/23/di-abramo-e-isacco/

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