Se non mi confronto con degli idioti immediatamente la mia autostima vacilla
“L’idiota sono io?” mi chiedo, un po’ spaesato.
Ma questo non è (solo) un problema di autostima, ma di identità, oltre a una approfondita comprensione delle conseguenze della fallacia Dunning-Kruger.
Sto pensando ad alcune storielle, abbozzi di raccontini che un giorno mi piacerebbe avere il tempo di scrivere.
Se non mi trattengo finisce sempre che continuo a parlare di quanto sia difficile stabilire e fermare la propria identità. Evidentemente è un problema piuttosto centrale per me.
Non serve che vi dica che “idiota” rimanda però esattamente al punto di partenza di questo post: un individuo singolare nella sua identità.
Ci ho lavorato tutta la vita, ma ancora mi sfugge come faccio io a essere un idiota, se non ho nemmeno una identità?
Beati gli idioti, che hanno tutte le certezze