Riabilitazione

facciamo ‘diario’, solo perchè è più semplice.
sono reduce da un periodo di superlavoro.
Qualunque mobiliere del nordest sta già ridendo al miserabile quantitativo di straordinari fatti da me: un mobiliere si fa il mio superlavoro mensile in una settimana.
I più bravi si fanno lo stesso superlavoro in due o tre giorni, e in nero, che nemmeno li vedi alle frese.

Comunque sia per me è stata pesante, non ho avuto tempo di recuperare, ho dormito pochissimo e credo di essere un po’ scoraggiato.
Insomma: è da qualche mese che non mi viene nessuna ispirazione. Voglio dire: prima passavo tutto il tempo a immaginarmi storie, ad avere idee su temi inscrivibili o troppo difficili per me. Adesso è da 4 mesi (MESI!) che non mi viene in mente nulla.
Nulla di nulla. Vuoto pneumatico.
A che mi serve vivere così? Solo per lavorare ancora il giorno dopo per lavorare ancora il giorno dopo.

Devo cambiare direzione.
Trovare cosa può ricondurmi alle mie solite pippe mentali e alla mia fantasia inutile, perchè è un po’ l’unica cosa che mi piace di me e che mi tiene ‘in qua’.

Intanto sto lavorando molto all’ozio. Alla noia. Non faccio niente. Giochicchio con il pc (ahi, questo potrebbe essere uno dei mali della mia fantasia), dormo tutto il weekend.
Cerco di annoiarmi, puntando sul fatto che se riesco a scassarmi davvero le palle della noia mi prenderà prima o poi il bisogno di scrivere qualcosa.
Un pezzo di diario, per esempio…

Se avete avuto problemi simili e li avete risolti siete pregati di passare la ricetta.
L’alternativa sarebbe fare più esperienze di vita. Uscire, conoscere persone, innamorarmi, odiare, perdermi e trovarmi: sicuramente gli arrosti sugosi sfamano molto più della senape che tengo in frigo (per usare una bella metafora da ‘fight club’).

Taglio