Parole

Cose strane che accadono in primavera, penso.

Partiamo da un’idea di vita ‘narrata’.
In una vita possono succedere, e succedono, milioni di fatti.
Quelli che scegliamo di ricordare, di notare; quelli su cui costruiamo le nostre identità, sono sempre manipolati dalla nostra idea di noi stessi.
Scegliamo chi e cosa essere; partiamo da qui.

Per molti versi potrei dire, anzi, potrei scegliere, che la mia vita l’ho fondata sulle parole.
Prima parole per capire il mondo, per dargli una forma e un senso, poi parole per ferire e per coprire le ferite.
Ho studiato le parole, come disporle, che conseguenze possono causare; le ho studiate all’università, ma non ho mai avuto il coraggio di usarle davvero, perchè non ci ho mai creduto – e invece ho sempre temuto il male che possono fare.
Ho passato la giovinezza a lottare contro le parole, e a rinnegare tutte le mie competenze.

Ieri sera invece ho avuto un colpo di autostima.
Mi ci sono voluti anni di lavoro, l’ufficio, le piccole responsabilità che non crescono (spoiler: non crescono mai – o almeno non crescono le soddisfazioni) e i risultati che devono essere conquistati a parole per diventare reali.
Ho dovuto riappropriarmi delle parole dal basso, dall’artigianato per così dire, per scoprire che sono capace di giocare con le parole in punta di fioretto.
Ho mandato tantissime email, a clienti e corrispondenti più o meno stronzi, o incompetenti, o molto più competenti di me, sempre chiedendo, moderando, limando, dicendo le cose che vanno detto nel modo giusto e al momento giusto.
Mi sto accorgendo che una buona parola e una gentilezza, ma soprattutto la parola giusta, possono fare la differenza.

Vorrei gridare “MWHAHAH, IO ZONO PATRONE TI MONTO!”, ma spero si tratti solo di una narrazione di me più equilibrata.
Adesso, finalmente, sono di nuovo pronto a prendermi altri calci sui denti e starci malissimo, proprio come una volta!

Voglio creare qualcosa dalla mia relazione con le parole: saranno la mia via di fuga per tutte le volte in cui la mia vita mi starà stretta.
Ci sono comunque momenti in cui potrei scrivere tantissimo.

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