Visto che è primavera… tanto vale insistere nella ripetizione meccanica dei miei cliches.
Riascoltavo per caso questa canzone dopo decenni, e ho ritrovato una descrizione sorprendentemente chiara di certe dinamiche che mi stavano molto a cuore. Forse ci stanno ancora.
Di sicuro da queste parti ci sono delle fondamenta della mia cosmologia.
Personalmente sono imbarazzato dall’aver dimenticato che ogni atto o pensiero detestabile che ho realizzato, in qualche modo deve essere passato attraverso questa paura.
Potrei dire che è anche da qui che si è sviluppata programmaticamente la mia controfobia.
Inquietante, vero?
Ma c’è di peggio (e di meglio), perché questo non riguarda solo me, ma tutti voi – visto che può rimandare alla radice della maggior parte dei desideri.
Vi ricordate di avere vissuto, almeno una volta, quello che è descritto nella canzone?
Dove vi ha portato? Cosa sareste oggi senza questi bad trip da incubo?
Probabilmente delle persone normali – ahimè.
Se non ci siete mai passati cosa potete portare nella mia vita di altrettanto interessante?
Ma, soprattutto, se non siete passati attraverso un’ombra, di quale vostro coraggio avete avuto paura?